1.7 I nomi degli oggetti

Le entità create e manipolate da \(\mathsf{R}\) si chiamano ‘oggetti’. Tali oggetti possono essere variabili (come nell’esempio che abbiamo visto sopra), array di numeri, caratteri, stringhe, funzioni, o più in generale strutture costruite a partire da tali componenti. Durante una sessione di R gli oggetti sono creati e memorizzati attraverso opportuni nomi.

I nomi possono contenere un qualunque carattere alfanumerico e come carattere speciale il trattino basso (_) o il punto. R fornisce i seguenti vincoli per i nomi degli oggetti: i nomi degli oggetti non possono mai iniziare con un carattere numerico e non possono contenere i seguenti simboli: $, @, !, ^, +, -, /, *. È buona pratica usare nomi come ratio_of_sums. È fortemente sconsigliato utilizzare nei nomi degli oggetti caratteri accentati o, ancora peggio, apostrofi. Per questa ragione è sensato creare i nomi degli oggetti utilizzando la lingua inglese. È anche bene che i nomi degli oggetti non coincidano con nomi di funzioni. Ricordo nuovamente che \(\mathsf{R}\) è case sensitive, cioè A e a sono due simboli diversi e identificano due oggetti differenti.

In questo corso cercheremo di evitare i numeri nei nomi degli oggetti \(\mathsf{R}\), così come le lettere maiuscole e il punto. Useremo quindi nomi come: my_data, regression_results, square_root, ecc.