4.5 Dove sono i miei file?
Quello che abbiamo detto finora, a proposito dell’importazione ed esportazione dei file, si riferisce a file che si trovano nella cartella di lavoro (working directory). Ma non sempre ci troviamo in questa situazione, il che è una buona cosa, perché se dobbiamo gestire un progetto anche leggermente complesso è sempre una buona idea salvare i file che usiamo in cartelle diverse. Per esempio, possiamo usare una cartella chiamata psicometria
dove salviamo tutto il materiale di questo insegnamento. Nella cartella psicometria
ci potrà essere una cartella chiamata scripts
dove salveremo gli script con il codice R utilizzato per i vari esercizi, e una cartella chiamata data
dove possiamo salvare i dati. Questa organizzazione minimale ci pone, però, difronte ad un problema: i dati che vogliamo caricare in R non si trovano nella cartella dove sono contenuti gli script. Quando importiamo un file di dati dobbiamo dunque specificare il percorso che identifica la posizione del file sul nostro computer.
Questo problema può essere risolto in due modi: speficicando l’indirizzo assoluto del file, o l’indirizzo relativo. Specificare l’indirizzo assoluto di un file comporta una serie di svantaggi. Il più grande è che non sarà possibile utilizzare quell’istruzione su una macchina diversa. Dunque, è molto più conveniente specificare l’indirizzo dei file in modo relativo. Ma relativo rispetto a cosa? Rispetto alla working directory che definirà l’origine del nostro percorso.
È ovvio che la working directory cambia da progetto a progetto. Infatti, per ciascun progetto dobbiamo specificare una diversa working directory. Per esempio, potremmo avere un progetto relativo all’insegnamento di Psicometria e un progetto relativo alla prova finale.
Per organizzaere il lavoro in questo modo, si procede come segue. Supponiamo di creare una cartella chiamata psicometria
che contiene, al suo interno, le cartelle scripts
e data
:
Supponiamo che queste cartelle contengano i file che ho specificato sopra. Chiudiamo RStudio, se è aperto, e lo riapriamo di nuovo. Dal menu selezioniamo File -> New Project...
In questo modo si aprirà un menu che ci chiederà, tra le altre cose, se vogliamo creare un nuovo progetto (New project
). Selezioniamo quell’opzione e navighiamo fino alla cartella psicometria
e selezioniamo open
. Questo creerà un file chiamato psicometria.Rproj
nella cartella psicometria
.
Chiudiamo ora RStudio. Se vogliamo accedere al progetto “psicometria”, che abbiamo appena creato, dobbiamo semplicemente cliccare sul file psicometria.Rproj
. Questo aprirà RStudio e farà in modo che la working directory coincida con la cartalla psicometria
. Ogni volta che vogliamo lavorare sui dati del progetto “psicometria” chiudiamo dunque RStudio (se è già aperto) e lo riapriamo cliccando sul file psicometria.Rproj
.
A questo punto possiamo definire l’indirizzo dei file in modo relativo – ovvero, relativo alla cartella psicometria
. Per fare questo usiamo le funzionalità del pacchetto here
. Supponiamo di volere caricare un file di dati che si chiama dati_depressione.txt
e si trova nella cartella psicometria/data
. Per importare i dati (dopo avere caricato i pacchetti rio
e here
) useremo l’istruzione seguente:
In altre parole, così facendo specifichiamo il percorso relativo del file dati_depressione.txt
(in quanto l’origine corrisponde alla cartella psicometria
). L’istruzione precedente significa che, partendo dalla cartella che coincide con la working directory (ovvero, psicometria
) ci spostiamo nella cartella data
e lì dentro troviamo il file chiamato dati_depressione.txt
.