Simbolo di somma (sommatorie)
Le somme si incontrano costantemente in svariati contesti matematici e statistici quindi abbiamo bisogno di una notazione adeguata che ci consenta di gestirle. La somma dei primi numeri interi può essere scritta come , dove `’ ci dice di completare la sequenza definita dai termini che vengono prima e dopo. Ovviamente, una notazione come non avrebbe alcun senso senza qualche altro tipo di precisazione. In generale, nel seguito incontreremo delle somme nella forma
dove è un numero che è stato definito altrove. La notazione precedente, che fa uso dei tre puntini di sospensione, è utile in alcuni contesti ma in altri risulta ambigua. Pertanto la notazione di uso corrente è del tipo
e si legge “sommatoria per che va da a di ”. Il simbolo (lettera sigma maiuscola dell’alfabeto greco) indica l’operazione di somma, il simbolo indica il generico addendo della sommatoria, le lettere ed indicano i cosiddetti estremi della sommatoria, ovvero l’intervallo (da fino a estremi inclusi) in cui deve variare l’indice allorché si sommano gli addendi . Solitamente l’estremo inferiore è ma potrebbe essere qualsiasi altri numero . Quindi
Per esempio, se i valori sono , si avrà
laddove , , eccetera. La quantità nella formula precedente si dice l’argomento della sommatoria, mentre la variabile , che prende i valori naturali successivi indicati nel simbolo, si dice indice della sommatoria.
La notazione di sommatoria può anche essere fornita nella forma seguente
dove è qualsiasi proposizione riguardante che può essere vera o falsa. Quando è ovvio che si vogliono sommare tutti i valori di osservazioni, la notazione può essere semplificata nel modo seguente: oppure . Al posto di si possono trovare altre lettere: ,.
Manipolazione di somme
È conveniente utilizzare le seguenti regole per semplificare i calcoli che coinvolgono l’operatore della sommatoria.
Proprietà 1
La sommatoria di valori tutti pari alla stessa costante è pari a volte la costante stessa:
Proprietà 2 (proprietà distributiva)
Nel caso in cui l’argomento contenga una costante, è possibile riscrivere la sommatoria. Ad esempio con
è possibile raccogliere la costante e fare . Quindi possiamo scrivere
Proprietà 3 (proprietà associativa)
Nel caso in cui
si ha che
È dunque chiaro che in generale possiamo scrivere
Proprietà 4
Se deve essere eseguita un’operazione algebrica (innalzamento a potenza, logaritmo, ecc.) sull’argomento della sommatoria, allora tale operazione algebrica deve essere eseguita prima della somma. Per esempio,
Proprietà 5
Nel caso si voglia calcolare , il prodotto tra i punteggi appaiati deve essere eseguito prima e la somma dopo:
infatti, .
Doppia sommatoria
È possibile incontrare la seguente espressione in cui figurano una doppia sommatoria e un doppio indice:
La doppia sommatoria comporta che per ogni valore dell’indice esterno, da ad , occorre sviluppare la seconda sommatoria per da ad . Quindi,
Un caso particolare interessante di doppia sommatoria è il seguente:
Si può osservare che nella sommatoria interna (quella che dipende dall’indice ), la quantità è costante, ovvero non dipende dall’indice (che è ). Allora possiamo estrarre dall’operatore di sommatoria interna e scrivere
Allo stesso modo si può osservare che nell’argomento della sommatoria esterna la quantità costituita dalla sommatoria in non dipende dall’indice e quindi questa quantità può essere estratta dalla sommatoria esterna. Si ottiene quindi
Facciamo un esercizio. Verifichiamo quanto detto sopra nel caso particolare di e , svolgendo prima la doppia sommatoria per poi verificare che quanto così ottenuto sia uguale al prodotto delle due sommatorie.
ovvero