84  Riforma

In questo capitolo imparerai a
  • comprendere la crisi di riproducibilità e le sue implicazioni per la ricerca scientifica;
  • analizzare riforme strutturali e procedurali per migliorare la qualità e la trasparenza della ricerca;
  • esplorare approcci collaborativi e strategie per rafforzare la generalizzabilità e lo sviluppo teorico.
Prerequisiti
  • Leggere The replication crisis has led to positive structural, procedural, and community changes di Korbmacher et al. (2023).
  • Leggere The generalizability crisis di Yarkoni (2022).

84.1 Introduzione

La crisi della riproducibilità ha stimolato un profondo dibattito sullo stato della ricerca nelle scienze comportamentali, cognitive e sociali. La scoperta che molti studi pubblicati non sono replicabili ha minato la fiducia nella ricerca scientifica, evidenziando carenze metodologiche e strutturali nel sistema accademico. In risposta a questa crisi, sono state avanzate diverse proposte di riforma per migliorare la qualità e l’affidabilità della ricerca scientifica.

Secondo Korbmacher et al. (2023), sono necessarie riforme strutturali, cambiamenti procedurali e trasformazioni nella comunità scientifica.

84.2 Riforme Strutturali

84.2.1 Integrazione della Riproducibilità nei Curriculum Educativi

Una proposta chiave per affrontare la crisi della riproducibilità è l’integrazione delle pratiche di riproducibilità nei curriculum delle scienze psicologiche e affini. Attualmente, molti programmi di formazione non enfatizzano sufficientemente l’importanza della replicabilità e della trasparenza nella ricerca. Includere questi temi nei corsi di metodologia della ricerca può sensibilizzare le nuove generazioni di ricercatori sull’adozione di pratiche più rigorose e trasparenti. Alcuni programmi universitari hanno già iniziato a incorporare repliche di studi famosi nel percorso formativo, offrendo agli studenti l’opportunità di comprendere meglio i limiti e le potenzialità del processo scientifico.

84.2.2 Incentivi per la Scienza Aperta

Un altro aspetto cruciale è la riforma dei sistemi di incentivazione accademica. Tradizionalmente, il sistema accademico ha privilegiato la quantità di pubblicazioni e la novità dei risultati, piuttosto che la loro qualità e replicabilità. Per promuovere pratiche di scienza aperta, come la preregistrazione degli studi e la condivisione aperta dei dati, si propone l’introduzione di riconoscimenti ufficiali, come badge di “open science” o crediti accademici per la pubblicazione di rapporti registrati. Questi cambiamenti potrebbero favorire una maggiore adozione di pratiche che promuovono la trasparenza e rafforzano la fiducia nella ricerca scientifica.

A tal proposito, uno studio di Scheel et al. (2021) ha confrontato i risultati di rapporti registrati pubblicati (N = 71) con un campione casuale di studi ipotetico-deduttivi della letteratura standard (N = 152) in psicologia. Analizzando la prima ipotesi di ciascun articolo, è emerso che il 96% dei risultati nei rapporti standard erano positivi, contro solo il 44% nei rapporti registrati.

84.3 Cambiamenti Procedurali

84.3.1 Mercati di Previsione per la Credibilità della Ricerca

I mercati di previsione sono stati proposti come strumento innovativo per valutare la credibilità della ricerca. In questi mercati, esperti e non esperti scommettono sulla probabilità che i risultati di determinati studi siano replicabili. Questo approccio ha dimostrato un’elevata accuratezza nella classificazione della replicabilità degli studi, offrendo un metodo alternativo e complementare alla replicazione diretta. I mercati di previsione potrebbero essere particolarmente utili in contesti in cui la raccolta dati è costosa o difficile, fornendo una prima indicazione sulla solidità dei risultati di ricerca.

84.3.2 Strumenti di Valutazione Statistica

Un’altra proposta riguarda l’adozione di nuovi strumenti di valutazione statistica per identificare e correggere il bias di pubblicazione e migliorare la potenza degli studi. Strumenti come la curva-p e la curva-z sono stati sviluppati per analizzare la distribuzione dei valori p e identificare eventuali distorsioni nei risultati pubblicati. Inoltre, alcuni studiosi hanno suggerito di abbassare il livello di significatività statistica standard da 0,05 a 0,005 per ridurre il tasso di falsi positivi e aumentare la robustezza dei risultati. Queste proposte rappresentano passi importanti verso una maggiore precisione nelle analisi statistiche.

84.3.3 Analisi Multiverso

L’analisi multiverso è un’altra proposta innovativa che mira a gestire la molteplicità di scelte analitiche possibili in un singolo studio. Questa tecnica prevede l’esecuzione di molteplici analisi su uno stesso dataset, variando i parametri e le scelte metodologiche, per testare la stabilità dei risultati. L’adozione di questo approccio permette di evidenziare quanto i risultati siano sensibili alle scelte analitiche, contribuendo a una maggiore trasparenza e affidabilità nelle conclusioni tratte dagli studi.

84.4 Cambiamenti nella Comunità

84.4.1 Big Team Science

Il concetto di “Big Team Science” rappresenta un cambiamento significativo nella modalità di condurre ricerca. Questo approccio prevede la collaborazione su larga scala tra scienziati di diversi paesi e discipline, con l’obiettivo di replicare studi, raccogliere grandi campioni e condividere risorse. Questo modello di lavoro collettivo non solo aumenta l’efficienza della ricerca, ma promuove anche una maggiore diversità nei campioni e nei team di ricerca. Tuttavia, esistono anche criticità, come la possibilità di perpetuare disuguaglianze tra ricercatori di paesi sviluppati e in via di sviluppo, e la difficoltà nel riconoscere adeguatamente i contributi individuali all’interno di grandi consorzi.

84.4.2 Collaborazioni Avversariali

Le collaborazioni avversariali rappresentano un altro approccio interessante per migliorare la qualità della ricerca. In queste collaborazioni, ricercatori con visioni teoriche contrastanti lavorano insieme per progettare e condurre studi che testino le loro ipotesi in modo rigoroso. Questo tipo di collaborazione può ridurre i bias personali e promuovere un confronto costruttivo, portando a conclusioni più solide e condivise all’interno della comunità scientifica.

84.5 Crisi della Generalizzabilità

Yarkoni (2022) affronta la questione critica della scarsa validità delle inferenze quantitative presenti nella letteratura psicologica pubblicata, proponendo tre strategie principali per migliorare la qualità della ricerca in psicologia.

84.5.1 Do Something Else

Il primo suggerimento è di considerare l’abbandono della ricerca psicologica quantitativa quando risulta troppo difficile estrarre conclusioni significative e generalizzabili da effetti complessi e variabili. L’autore critica la tendenza a concludere ogni contributo di ricerca con una nota positiva, indipendentemente dalle evidenze raccolte. In alcuni casi, potrebbe essere più saggio riconoscere i limiti della ricerca e scegliere percorsi di carriera alternativi, specialmente per i ricercatori alle prime armi.

84.5.2 Abbracciare l’Analisi Qualitativa

La seconda opzione proposta è continuare a fare ricerca psicologica, ma abbandonando in gran parte i metodi statistici inferenziali a favore di metodi qualitativi. L’autore sostiene che gran parte della scienza quantitativa in psicologia sia in realtà un’analisi qualitativa mascherata. In molti casi, l’analisi qualitativa potrebbe fornire risposte più profonde e significative rispetto a un approccio quantitativo superficiale.

84.5.3 Adottare Standard Migliori

La terza strategia consiste nel migliorare gli standard della ricerca quantitativa in psicologia per renderla più rigorosa e affidabile. L’autore propone diverse pratiche, tra cui:

  • Inferenze più conservative: Evitare generalizzazioni ampie basate su dati limitati.
  • Ricerca descrittiva: Prendere più seriamente la ricerca descrittiva, che si concentra sulla caratterizzazione delle relazioni tra variabili.
  • Modelli statistici più espansivi: Utilizzare modelli che considerino una più ampia gamma di variabili e fattori.
  • Progettare con la variazione in mente: Abbracciare la variabilità naturale delle condizioni sperimentali.
  • Stime della varianza: Porre maggiore enfasi sull’analisi delle componenti della varianza.
  • Predizioni più rischiose: Formulare predizioni teoriche che comportino un alto grado di rischio.
  • Utilità predittiva pratica: Concentrarsi sull’utilità pratica delle predizioni piuttosto che su considerazioni puramente teoriche.

84.6 Sviluppare Teorie Formali

Oltre alle carenze metodologiche o statistiche, è stato spesso sottolineato che la crisi di replicabilità trova le sue radici nella mancanza di un quadro teorico cumulativo. Senza un quadro teorico generale che generi ipotesi in diversi ambiti, i programmi empirici si sviluppano a partire da intuizioni personali e teorie popolari influenzate culturalmente. Fornendo strumenti per formulare previsioni chiare, anche attraverso l’uso di modelli formali, i quadri teorici stabiliscono aspettative che permettono di determinare se un nuovo risultato conferma le ricerche esistenti, integrandosi con esse, oppure se è inaspettato e, pertanto, richiede ulteriori verifiche e approfondimenti (Muthukrishna & Henrich, 2019).

84.7 Riflessioni Conclusive

L’ampio utilizzo dei test statistici frequentisti in psicologia risulta spesso fuorviante, poiché attribuisce un’apparenza di rigore scientifico a inferenze che, in realtà, sono principalmente qualitative. Si rende quindi necessaria una profonda riforma delle pratiche di ricerca, volta a promuovere una maggiore trasparenza e precisione, oltre a incoraggiare la disponibilità a mettere in discussione e abbandonare approcci metodologici che non superano una rigorosa analisi critica (Yarkoni, 2022).

La crisi di replicabilità ha spinto verso una serie di riforme con il potenziale di trasformare positivamente la ricerca psicologica. Tra queste iniziative vi sono la promozione della scienza aperta, l’adozione di standard metodologici più rigorosi e una maggiore attenzione a pratiche di ricerca che privilegiano la qualità e la replicabilità dei risultati rispetto alla loro quantità e novità. Sebbene questi cambiamenti possano sembrare meno spettacolari rispetto ai metodi attualmente utilizzati, essi rappresentano un percorso fondamentale per garantire la credibilità e la sostenibilità a lungo termine della disciplina.

Affinché queste riforme abbiano un impatto duraturo, è essenziale un cambiamento strutturale a tutti i livelli della comunità scientifica:

  1. I ricercatori devono impegnarsi ad adottare pratiche più rigorose e trasparenti, privilegiando la solidità metodologica e la replicabilità dei loro studi.
  2. Gli enti finanziatori devono incentivare la qualità e la replicabilità degli studi, piuttosto che premiare esclusivamente la produzione di risultati innovativi o appariscenti.
  3. Le istituzioni accademiche devono rivedere i criteri di valutazione del merito scientifico, dando maggior peso all’impatto a lungo termine delle ricerche e alla loro solidità metodologica.
  4. Le riviste scientifiche devono assicurarsi che i risultati pubblicati siano realmente robusti e generalizzabili, anziché limitarsi a privilegiare i risultati nuovi o sorprendenti.

Questi cambiamenti, sebbene complessi e talvolta impopolari, sono fondamentali per ristabilire la fiducia nel processo scientifico e per garantire che la ricerca psicologica continui a offrire contributi utili e affidabili nella comprensione della mente umana e del comportamento.

In conclusione, la sfida posta dalla crisi di replicabilità offre un’opportunità unica per ridefinire e rafforzare le fondamenta metodologiche della ricerca psicologica. Abbracciando questi cambiamenti, la psicologia può emergere come una disciplina più robusta, trasparente e affidabile, capace di fornire intuizioni utili e durature sul funzionamento della mente e del comportamento umano.

Bibliografia

Korbmacher, M., Azevedo, F., Pennington, C. R., Hartmann, H., Pownall, M., Schmidt, K., Elsherif, M., Breznau, N., Robertson, O., Kalandadze, T., et al. (2023). The replication crisis has led to positive structural, procedural, and community changes. Communications Psychology, 1(1), 3.
Muthukrishna, M., & Henrich, J. (2019). A problem in theory. Nature Human Behaviour, 3(3), 221–229.
Scheel, A. M., Schijen, M. R., & Lakens, D. (2021). An excess of positive results: Comparing the standard psychology literature with registered reports. Advances in Methods and Practices in Psychological Science, 4(2), 25152459211007467.
Yarkoni, T. (2022). The generalizability crisis. Behavioral and Brain Sciences, 45, e1.